Seleziona una pagina

Vuoi davvero sapere se sei un pronatore o un supinatore ? Come dice il buon Aranzulla, sei nel posto giusto !!! Vediamo insieme di capire le differenze.

Premettiamo che non è semplice capirlo, ma con un pò di tempo ed impegno ci riusciremo, seguitemi con pazienza ! Come avevo già detto nell’ articolo “Saper scegliere la scarpa giusta” diffidate di chi guardandovi da dietro, in soli 5 secondi vi darà la sentenza “sei un pronatore”. Ormai siete schedati …Scherzo ovviamente !

Vista posteriore del piede di mio figlio di 6 anni. Tendenzialmente un Retropiede Valgo si  tende a definirlo Pronato, e spesso in anche in dinamica, tende a pronare.

Vista Posteriore di Retropiede Varo. In questa situazione, definiamo piede Supinato. In dinamica, però, al contrario del primo piede che spesso porta alla pronazione, questo piede in dinamica, può comportarsi sia come supinato che pronato ! Vorreste dirmi “Fabio che cosa stai dicendo ?” . Mi spiego meglio, Ho appreso dalla mia attività di fisioterapista, analizzando diversi corridori con telecamera ad altissima velocità, che, molti corridori, apparentemente sembrano avere un piede supinato. Ovvero il primo contatto al suolo è in supinazione, ma in una seconda fase, passa velocemente in pronazione.

Consideriamo che in normalità un certo grado di pronazione è fisiologica .

Quindi è molto importante valutare quanto il piede, dopo l’appoggio sulla parte laterale, vada successivamente in pronazione. Può diventare un problema quando, sia il grado di pronazione che la velocità superano certi valori .

Il disegno raffigura la prima fase dell’ appoggio sul bordo laterale, la seconda fase, invece il piede subito dopo, va in pronazione.  Il grado di pronazione si misura in gradi, mentre la velocità in gradi al secondo (°/sec). Alcuni studi stanno tentando di dimostrare come una alta velocità di pronazione, può portare ad un alto rischio di lesioni.

Ora ti stai chiedendo ” ma Fabio, come faccio a sapere che grado di pronazione e con che velocità  prono?” Hai ragione, non è scontato poterlo misurare, bisogna valutarlo con telecamera al altissima velocità e con sistemi sofisticati. Noi oggi ci occupiamo di alcuni metodi veloci per cercare di capirlo, e di conseguenza saper scegliere il tipo di scarpa .

Si stima che i veri supinatori siano pochi, ecco spiegato perchè in commercio si fa fatica a trovare una scarpa che limita l’ ipersupinazione. Quindi il vero quesito è cercare di scoprire se ho un appoggio neutro o pronato, e di conseguenza sapersi orientare nella scelta della scarpa giusta.

Un buon metodo è quello di valutare la propria impronta podalica, ecco come fare :

  • Prendere un recipiente della lunghezza del nostro piede
  • Riempire di acqua per soli 2-3 mm
  • Recuperare un cartoncino colorato o anche un sacchetto per il pane
  • Bagnare il nostro piede nell’acqua, far cadere eventuali gocce d’acqua
  • Dopo che il piede sia bagnato ma non gocciolante, appoggiarlo al suolo sul cartoncino
  • Fare lo stesso con l’altro piede o se il cartoncino lo permette, fare l’operazione in contemporanea con i due piedi
  • Valutare poi l’ impronta umida lasciata una volta tolti i piedi.

E’ importante distribuire il carico equamente, per non sfalsare l’impronta.

Tendenzialmente, dico tendenzialmente, una impronta piatta, può indicare un piede che tende a pronare, una impronta neutra può indicare che è un piede che può accettare una scarpa neutra.

Un altro metodo valido, sempre empirico, è quello di osservare il consumo del battistrada delle nostre scarpe, farò a breve un articolo più dettagliato su questo aspetto.

Immagine

Secondo la mia esperienza, nel dubbio, ovvero se non siamo certi di essere nella categoria dei pronatori, opterei per una scarpa neutra, perchè una scarpa antipronazione in un piede con appoggio neutro può creare diversi problemi !!! E vi assicuro che ne ho visti tanti !

Grazie per avermi seguito, spero di essere stato chiaro, ci vediamo al prossimo articolo !